Web Usability: la recensione

Dopo un po’ di tempo torno a scrivere finalmente per il mio blog e lo faccio con una recensione di un libro che mi è veramente piaciuto: Web Usability, edito dalla Hoepli, che parla come si evince dal titolo, della famosa user experience ossia quella branca del web rivolta a migliorare la fruizione dei siti da parte degli utenti.

Si sa, la carta non è il web e questo libro non fa che aumentare questa consapevolezza o, per chi dovesse sporgersi solo ora in questo ambito, probabilmente gli stravolgerà il mondo. Un libro che va a vedere gli aspetti più tecnici con uno sguardo anche al fare di se stessi un brand. Cominciamo però con l’analisi dei contenuti come di consueto.

Analisi dei contenuti

Il libro è strutturato bene, molto chiaro ed è pieno di esempi di siti web reali che ampliano quindi la visione e l’esperienza d’uso dello stesso libro. I concetti sono chiari e portati a livelli fruibili da chiunque. Si parte dal concetto di Digital Branding per passare poi all’ottimizzazione delle home page, architettura dell’informazione, ricerca, web writing, leggibilità, visual design e un’intera sezione dedicata agli ecommerce (o e-commerce se preferisci). In più, il libro offre anche degli spunti di altri professionisti del web che ampliano la visione dandoci quindi una descrizione dell’argomento da diversi “angoli di visuale”.

A chi è rivolto il libro?

Il libro è rivolto un po’ a tutti, sia a quelli che sono neofiti del web, sia per chi ha fatto del web il proprio ambiente di lavoro. Questo libro quindi è un’ottima forma di cultura digitale che a volte viene veramente bistrattata a causa del design, “grafica vecchio stile” o a qualunque tipo di idea creativa che vada a cozzare però contro dei meccanismi assodati nel tempo dagli internauti.

La carta non è il web

Questo libro aumenta il gap che per forza di cose si deve affrontare quando si passa dalla carta stampata al web e dal web stesso più diciamo datato, a quello ottimizzato per le persone. Il mondo della user experience è molto affascinante e questo libro lo dimostra cercando di far capire molti aspetti (anche più teorici) che se applicati riescono a migliorare di molto la fruibilità di qualunque contenuto web, sito di vendita ecc.

Quindi no ai linguaggi vecchio stile (da me sempre e particolarmente odiato), blocchi di testo senza spazi, testi giustificati che diminuiscono la leggibilità alle persone; questi sono soltanto alcuni esempi che il libro mette in pratica e lo fa veramente bene a mio avviso.

Conclusioni

Web Usability è un libro da leggere sia per i professionisti di questo settore sia per chi vuole aggiornarsi un po’ sui meccanismi del web per la propria azienda o lavoro. Uno strumento molto prezioso che amplierà il concetto di web portandolo ad un livello più elevato, quel livello di fatto che a volte, viene completamente sottovalutato e bistrattato sia dalle persone che dalle aziende restie all’aggiornamento.

Se siete quindi o sei interessato a questo libro, lo puoi trovare direttamente su Amazon al costo di 21,17 Euro e volendo anche nel formato elettronico per e-reader.

 

 

Inbound Marketing: la recensione

Inbound-Marketing-recensioneLe nuove regole dell’era digitale

Ormai il web è entrato di prepotenza nelle nostre vite, rivoluzionando anche la nostra reputazione e il nostro modo di lavorare. Soffermandomi su questi due ultimi aspetti che ho voluto approfondire, ti voglio parlare del libro veramente illuminante dedicato ad una grossa rivoluzione del marketing: Inbound Marketing di Jacopo Matteuzzi. Ho già detto che si tratta di un libro illuminante ed aggiungo semplice da leggere ed alla portata di tutti ma se vuoi saperne di più, continua la lettura di questa recensione.

A differenza del marketing tradizionale, il libro di Jacopo ti aiuterà a capire alcune dinamiche del web e al suo diretto approccio; infine fornisce degli ottimi spunti su quali strumenti utilizzare per arrivare al nostro scopo. Il libro è subito successivo a quello di cui ti ho già parlato: Mamma posso spiegarti lavoro nel web, di Riccardo Mares.

Analisi dei contenuti

Il libro è strutturato sempre alla stessa maniera come ormai Dario Flaccovio ci ha abituati ed offre in modo molto chiaro anche i pareri di altri esperti del settore.
Inbound Marketing è scritto in modo molto semplice ed anche chi non capisce molto di informatica (ne di programmazione) potrà avvicinarsi a questo mondo in modo veramente facile.

Questo manuale spiega le dinamiche che avvengono e il tipo di ragionamento che bisogna fare per avviare o aggiornare un’attività nel web, non avendo affatto paura di condividere esperienze, informare gli utenti, spiegare come si lavora e perché, insomma un vero e proprio progetto ben costruito. Il tutto a stretto contatto anche con la propria reputazione sul web, o più semplicemente reputazione online o Personal Branding (se vuoi ho scritto un articolo proprio dedicato al libro di Riccardo Scandellari: fai di te stesso un brand).

A chi è rivolto il libro

Outbound marketing è rivolto a chiunque, sia a chi si è rivolto al web da poco e sia a chi ormai è sul web da parecchio tempo e vuole cercare di capire le dinamiche che esistono dietro i blog e, soprattutto, il motivo scatenante.

Strumenti, programmi e modo di ragionare

Inbound Marketing parla ovviamente anche degli strumenti che ci vogliono per arrivare al nostro scopo, sia esso la pubblicità di un prodotto oppure la promozione di un marchio o di un libero professionista. Jacopo Matteuzzi spinge parecchio su quella che è forse la piattaforma CMS dedicata ai blog più conosciuta e famosa: WordPress. Il tutto ben condito dai vari strumenti social che vanno (o dovrebbero) completare in tutto e per tutto l’estensione dell’azienda sul web: Facebook, LinkedIn, Google Plus, Twitter, Instagram ecc.

User Experience
Il libro di Jacopo Matteuzzi poi parla anche di quella che viene definita esperienza utente, o User Experience in inglese, ossia quel modo di sviluppare pagine web pensando alle persone. Come farlo? Grazie a piccoli e grandi accorgimenti che potranno rendere la fruizione dei contenuti online (e delle landing page) facendo in modo che l’utente non debba “pensar troppo”. Insomma il giusto equilibrio tra contenuto funzionale e bello da vedere.

Conclusione

Il web ha rivoluzionato in buona parte la nostra vita ed allo stesso ha rivoluzionato anche il modo di lavorare e di fare marketing. Anche se personalmente non mi reputo un addetto al marketing nudo e crudo, credo che nel 2016 qualunque persona possa (e azzarderei debba) proporsi nel web perché ormai è quasi una vera e propria carta d’identità. E la volete sapere una cosa? Tutto ciò è gratis. Per questo motivo suggerisco la lettura del libro di Jacopo Matteuzzi Inbound Marketing, perché oltre ad essere un manuale dedicato al web, è anche pieno di spunti su come fare e i vari strumenti che ci vogliono.

Inbound Marketing lo puoi trovare su Amazon sia in versione cartacea che in versione elettronica al prezzo rispettivamente di 25,50 e 20,99 Euro. Se invece non vuoi aumentare il fatturato di Amazon, lo puoi trovare sul sito di Web in Testa (versione ebook qui) agli stessi prezzi.

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Fai di te stesso un brand: la recensione

Personal branding e reputazione online

Con l’arrivo dei social network, o meglio, con l’arrivo di internet, la maggior parte delle persone ha potuto cominciare ad accedere a diversi servizi. Quello che ha consentito alle persone di interagire, grazie anche alla nascita dei vari social network, è il famosissimo web. Questo vero e proprio strumento però nasconde delle insidie e difficoltà che non tutti riescono a comprendere, vuoi per un approccio diverso a questo mondo digitale oppure per una diversa visione stessa del web.

Lo scopo principale del libro “Fai di te stesso un brand” di Riccardo Scandellari, oggetto della recensione che stai leggendo, è proprio il voler far capire come ci si dovrebbe comportare nel web durante la nostra vita, senza però che questa si diversifichi da quella in rete, cercando quindi di diventare noi stessi appunto un marchio. Scopriamo dunque com’è strutturato il libro:

Struttura e analisi dei contenuti

Il libro, oltre ad esser scritto in modo chiaro e semplice, fa parte di una collana (compreso anche quello da me recensito poco tempo fa: Mamma posso spiegarti, lavoro nel web) dedicata al web marketing pubblicata in Italia da WebBook; il tutto gestito da Dario Flaccovio EditoreFai di te stesso un brand non fa eccezione a riguardo di alcune menzioni che troveremo nel testo, sono presenti infatti personaggi del calibro di Rudy Bandiera o Merlinox, giusto per citarne alcuni, che aumentano di fatto lo spessore di questo libro già di per se molto importante e valido.

Il libro propone in pratica, a parte una spiegazione dei principali social network, delle varie funzionalità che propongono e di alcune piattaforme CMS come WordPress, una filosofia per un migliore approccio nel web. Una specie di manuale di comportamento online oltre che un valido aiuto sulle tecniche di pubblicazione dei contenuti e di come scriverli in modo più efficace possibile.

A chi è rivolto il libro e di cosa tratta più nello specifico

Il libro è rivolto a chiunque abbia un po’ di dimestichezza con i social network, uno su tutti Facebook e poi via via altri strumenti di analisi come il famoso Google Analytics ed altri tool più complessi. Il tutto è poi ben condito con delle “dritte” sugli orari di pubblicazione più efficaci durante il giorno secondo l’esperienza di Riccardo e come promuovere se stessi in tutto l’universo “internettiano”.

Conclusioni

Fai di te stesso un brand di Riccardo Scandellari mi è piaciuto e lo reputo un vero e proprio manuale di comportamento su internet, qualunque strumento, sistema, programma, social network utilizziamo. Al giorno d’oggi infatti alcune persone purtroppo vedono internet, Facebook e altri servizi come i forum (dove lavorano figure come il moderatore), ancora come uno strumento dove “perdere del tempo”, condividere gattini o cose di poco conto, senza ragionare su cosa effettivamente stiamo facendo e perché, senza domandarci il motivo che ci spinge a fare una o un’altra determinata cosa, senza poi chiederci che impatto avrà questo che stiamo facendo sulle altre persone e sulla percezione che queste persone hanno di noi. Questo libro cerca di farvi capire e ragionare su questo, sul tipo di comunicazione che dovremmo utilizzare per mostrarci online e nella vita privata/reale. Il motivo? Internet o più approfonditamente i servizi del web come i social network non sono altro che delle nostre estensioni e quindi devono essere completamente, “trasparentemente” (scusatemi il termine stupido) noi.

Fai di te stesso un brand lo si può trovare nel sito direttamente di webintesta.it (prezzo di Euro 19.80) o su Amazon al prezzo di 18.70  per il formato cartaceo e 12.99 € per quello digitale.

WordPress SEO by Yoast: la recensione

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Con l’arrivo dei vari CMS sul mercato dei siti web, l’inserimento di contenuti all’interno di un sito è diventato più semplice e veloce. WordPress, uno dei CMS più diffusi e dedicato principalmente alla creazione di blog, lavora con i plugin ossia dei semplici “programmini” che vanno a modificare e/o aggiungere nuove funzionalità a questo CMS. Oggi voglio parlarvi di quello WordPress SEO By Yoast in versione 2.1.1, un plugin molto potente dal punto di vista delle funzionalità.

Premesse

Parlando di SEO, voglio chiarire fin da subito che non è grazie a questo plugin che riusciremo a spingere i nostri contenuti sui motori di ricerca, questo ci aiuterà a migliorarne gli stessi nello Snippet, senza conoscere però alcun linguaggio di programmazione oltre a far modificare, in maniera molto semplice, i file robots.txt e .htaccess. Inutile dire che se non si hanno un po’ di competenze, mettere mano a questi file significherà fare dei danni al nostro sito/blog quindi fate bene attenzione quando andrete a modificare queste funzioni. Cominciamo dunque con la recensione partendo delle impostazioni generali.

Impostazioni generali e prima configurazione

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In questa schermata, da cui si accede direttamente dal pannello admin del nostro sito, cliccando infine su SEO in basso a sinistra, è possibile cominciare a configurare il nostro plugin. Per prima cosa il programma ci chiederà se potrà monitorare l’uso che se ne farà del plugin per cercare di migliorarsi in futuro. Tenete presente che questo plugin è gratuito ma se si vuole una gestione più avanzata, è possibile effettuare un pagamento diretto annuale.

Il pulsante “inizia il tour” invece mostrerà le varie possibilità che potremo avere con questo plugin, una sorta di guida diretta in inglese che ci aiuterà nei nostri vari passaggi. Infine, almeno riguardo questa sezione, il pulsante “ripristina le impostazioni di default”, che già di suo fa capire a cosa andremo in contro una volta premuto.

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La scheda Your Info è dedicata al famoso Knowledge Graph di Google, quella finestra che appare una volta cercata un’azienda con le informazioni primarie e i contatti aziendali. Più in basso avremo poi la possibilità di far capire al plugin se stiamo parlando, con il nostro sito, di un’azienda o una persona fisica.

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La parte invece dedicata agli strumenti per webmaster, mostra direttamente dove inserire i codici degli script generati dai vari siti di monitoraggio. Se per esempio avete già inserito nel sito un codice di Google Analytics, allora queste impostazioni non le dovete toccare riguardo il servizio di Google, ma potete utilizzare anche altri sistemi che il plugin propone.

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Infine la sicurezza sugli articoli: togliendo il segno di spunta si da pieno accesso e possibilità di modifica agli autori: da non fare se non conoscete bene chi scrive nel vostro blog o sito. Continuo poi la recensione con la sezione riguardante i titoli e i metadati.

Titoli & Metadati

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Per chi fosse alle prime armi dico subito che per impostazione di default, il plugin WordPress Seo by Yoast, non necessita di chissà quale modifica e questa parte di impostazioni potremmo quindi anche lasciarla così com’è. Per chi invece vuole andare più in profondità, vado a descrivere le funzioni brevemente:

  • Forzare la riscrittura dei titoli: selezionate questa funzione se volete che il plugin vada a riscrivere in automatico i titoli delle pagine.
  • Separatore del titolo: il separatore tra il titolo e il nome del nostro blog. Nel mio caso Michele Bruno – Dalle basi dell’informatica alla SEO, il trattino in mezzo potrà essere qui variato con altre forme di punteggiatura.

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La scheda home page, tipi di articolo, tassonomie e archivi, sono dedicati alla gestione delle URL di queste sezioni per far capire ai motori di ricerca come vogliamo che queste “zone” del sito vengano indicizzate.

Nel 99% dei casi, queste schede vanno lasciate a default in quanto WordPress, se configurato correttamente, gestisce già da se questa impostazione.

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Infine, almeno riguardo questa sezione, la scheda altro che, seppur in secondo piano, consente delle belle opzioni. Una su tutte, la prima, che consente di non indicizzare le pagine secondarie degli archivi. Anche in questo caso, per la maggior parte degli utenti, è meglio lasciare a default, ossia non selezionata.

La seconda opzione è quella della gestione dei tag meta keywords. Anni fa e, purtroppo anche adesso, ci sono ancora siti web che utilizzano le keyword (in HTML –> tag keyword) per cercare di posizionarsi nei vari motori di ricerca. Google però ormai si è aggiornato e non consente più questa sorta di “strategia”. Il mio suggerimento quindi è di lasciare questa opzione non selezionata e cercare di creare contenuti che contengano le parole chiave che abbiamo progettato.

Per concludere questa sezione diamo uno sguardo poi anche ai noodp e noydir che previene rispettivamente ai motori di ricerca DMOZ e Yahoo! di non usare le descrizioni delle pagine del nostro blog sullo snippet.

Social

Questa scheda, praticamente una grossa novità di questo plugin, consente una gestione SEO Social del nostro blog grazie all’inserimento delle URL delle nostre pagine su Facebook, Twitter, Google plus, Pinterest, MySpace, LinkedIn e Instagram. Nella scheda Facebook inoltre si potrà inserire l’amministratore della pagina Facebook per consentire al blog di accedere ai dati di Facebook Insights. Successivamente si potrà inserire i meta dati Open Graph. Per chi non conoscesse queste impostazioni posso aggiungere che, di solito, si lasciano a default quindi deselezionati.

Sitemap XML

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Veniamo ora alla gestione più profonda del plugin: la sezione Sitemap XML. Ormai le sitemap dovrebbero sempre essere presenti nei siti e questo plugin consente una rapida impostazione. Si parte con la gestione della memoria della sitemap ossia il numero delle entrate per la sitemap.

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Di default questa impostazione è configurata a 1000 (mille) ma possiamo diminuirla per rimanere dentro al limite di memoria.

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Da questa scheda in alto poi, potremo visualizzare direttamente la nostra sitemap cliccando su XML Sitemap.

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Successivamente si potrà disabilitare la sitemap utente (scheda in alto, dove è già deselezionata a default) e escludere dalla sitemap i vari articoli, pagine e tassonomie.

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Avanzato

Questa scheda dovrebbe andare bene così come è stato installato il plugin ma vado comunque a snocciolare un po’ di informazioni su questa sezione.

Le breadcrumbs o bricole di pane consentono di far capire all’utente dove si trova nel nostro sito. Di solito appaiono in alto sotto al menù con scritto per esempio: “ti trovi qui: home –> pagina di esempio”. Il plugin in questo caso consente di attivare questa funzionalità se già il tema che utilizziamo in WordPress non lo utilizza. Altrimenti è sempre meglio utilizzare quello di default del tema.

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Le impostazioni dedicate ai permalink, soprattutto se siete alle prime armi, suggerisco di non toccarle in quanto già con l’impostazione dedicata, WordPress consente di saltare questa scheda. Per chi vuole comunque metterci le mani andiamo a vedere cosa propone questo pannello.

La sezione change Urls consente di eliminare la parola categoria dall’URL della categoria e, subito sotto, avremo la possibilità di reindirizzare gli URL degli allegati all’url dell’articolo genitore.

Poi abbiamo la sezione per la pulizia dei permalinks di cui la prima impostazione è già attiva di default: rimuovi le stop word dalle abbreviazioni. Le stop word sono quelle parole chiave che non c’entrano molto con il nostro intento di ricerca e che non dovrebbero comparire nel permalink di una pagina o articolo.

Il resto è dedicato direttamente all’ottimizzazione del codice del sito come la rimozione della variabile “?replytocom” (nel caso di utente con JavaScript disabilitato o nel caso di molti commenti nel proprio sito), l’applicazione dello slash “/” alla fine delle URL categorie e tag, e lo strumento che redireziona le URL grezze a permalink puliti che, tra l’altro, viene sconsigliata l’attivazione anche dallo stesso plugin.

Subito sotto, la possibilità di pulire il codice head direttamente dell’HTML per i link RSD, WLW Manifest, RSS e i link brevi degli articoli.

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Infine, la gestione SEO degli RSS, disattivata per impostazione predefinita. In questo caso vi cito direttamente il plugin che serve di più di mille parole:

“Questa opzione e’ utilizzata per aggiungere automaticamente contenuti al tuo RSS. Più nello specifico, è progettata per aggiungere links che rimandino al tuo blog e ai tuoi articoli, in modo che gli stupidi scrapers aggiungeranno a loro volta automaticamente questi links, aiutando i motori di ricerca ad identificarti come la fonte originale dei contenuti”. 

Tools

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La sezione tools consente una grossa impostazione tecnica e di programmazione. Invito la lettura ad utenti più esperti. Il bulk editor consente di cambiare in modo veloce tutte le descrizioni e i titoli dei nostri articoli, pagine ecc.

Plugin_SEO_By_Yoast_Tools_Bulk_Editor

La parte invece dedicata all’editor consente di metter mano direttamente al file .htaccess e al robots.txt. Per questi due file andrebbero create due guide a se ma vi basterà sapere che il file htaccess è dedicato alla configurazione globale del nostro server web ed è utilizzato per ordinare i contenuti del nostro sito web (lo so, fa molto altro ma al momento vi basterà sapere questo). Il file robots.txt invece, consente di dire ai motori di ricerca quali contenuti indicizzare o non indicizzare, a seconda del nostro bisogno.

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Suggerisco ai neofiti di non mettere mano a queste impostazioni se non si davvero bene cosa si fa.

Estensioni

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La parte finale di questo potente plugin è la possibilità di attivare delle estensioni a pagamento, compreso quello WordPress SEO Yoast Premium grazie al quale attiveremo altre funzioni che però in questa recensione non mostrerò visto che già di per se la versione base da degli strumenti che per la maggior parte dei siti web può bastare.

Gestione del plugin nelle pagine e negli articoli

Viste adesso tutte le funzionalità del plugin WordPress SEO by Yoast, andiamo adesso a vedere come questo programma modificherà la visualizzazione delle pagine e dei nostri articoli dando delle indicazioni su come ottimizzare meglio il nostro testo. Anche qui, come all’inizio della nostra recensione, ribadisco che questo sistema non migliora il contenuto del tuo sito ma consente di migliorare l’aspetto puramente tecnico dell’articolo, o della pagina, che stiamo per creare. Se quindi il tuo contenuto risulterà scarso nel senso che utilizzerà poche parole chiave o sbagliate, il sito continuerà ad aver problemi di visibilità.

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Qui vi mostro direttamente la parte inerente la gestione dello snippet del plugin che trovate su ogni articolo o pagina. Questa parte è semplice e dovrete impostarla cercando di capire i vari utenti: come potranno cercare quello che state proponendo? In questi casi vale molto la regola delle 5 W come per tutto il progetto web che dovremmo avere. Vi basterà comunque compilare i campi per vedere poi direttamente un’anteprima live di come apparirà nella SERP di ricerca.

Conclusioni

Il Plugin WordPress SEO By Yoast è uno strumento semplice ma allo stesso tempo abbastanza complesso, almeno per chi non è addetto ai lavori. Questo programma aiuta molto, soprattutto i neofiti che vogliono proporre dei contenuti sul web, che non hanno dimestichezza direttamente con il linguaggio HTML tag title e description. Inoltre, grazie ad una semplice interfaccia che abbiamo visto, consente anche di metter mano ai file .htaccess e robots.txt. Insomma, un plugin molto completo che cerca sempre di migliorare l’utilizzo di WordPress in maniera piuttosto semplice.

WordPress SEO By Yoast lo potete scaricare da qui od eventualmente acquistare la versione Premium a pagamento a 89 Dollari (per un sito web) se ne avete l’esigenza.

SEO Power: la recensione

Strategie e strumenti per essere visibili sui motori di ricerca.

Recensire un libro è sempre un piacere oltre ad essere una risorsa per far capire ai lettori di cosa tratta, come lo tratta e a chi è rivolto. E’ proprio questo il mio obiettivo della recensione di oggi che vedrà, come protagonista, il libro di Giorgio TavernitiSEO Power seconda edizione. Questo manuale spazia molto tra gli strumenti dedicati alla SEO (Search Engine Optimization) e molti aspetti teorici che cercano di spiegare il miglior approccio per pubblicare il nostro sito/progetto nel web. Cominciamo subito dunque la nostra relazione con l’analisi dei contenuti:

Struttura e analisi dei contenuti

La struttura e i contenuti dell’intero libro vengono gestiti in modo semplice: si parte con una breve introduzione ai motori di ricerca per passare poi alle parole chiave e agli strumenti adatti per gestire al meglio tutto il nostro spazio nel web.

Poi, in ogni capitolo e paragrafo, sono presenti dei link di approfondimento (anche e soprattutto al Forum GT) quindi, se il lettore vorrà approfondire qualche aspetto, potrà farlo in un secondo momento. Il libro continua parlando di come avviene l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca (sitemap, file robots.txt ecc…) per arrivare poi all’ottimizzazione del sito, alla sua popolarità e a come aumentarla oltre a dare un ampia spiegazione sul mondo degli errori SEO (quindi le penalizzazioni), il conoscere la SERP di Google e i social network. L’ultima parte è dedicata ai CMS (quei sistemi per la gestione dei contenuti di un sito web come WordPressJoomla Drupal) e altri strumenti SEO. Tanti temi, trattati in modo semplice e comprensivo e, soprattutto, gestito con spazi e paragrafi ne troppo lunghi, ne corti.

A chi è rivolto il libro

A differenza del libro di Merlinox Mamma posso spiegarti, lavoro nel web che ho recensito pochi giorni fa, SEO Power è rivolto ad una utenza più esperta e che ha già un’infarinatura generale ma poco approfondita di questo mondo. Inoltre, visto che il libro ha due anni, alcuni argomenti trattati risalgono a fine 2012 e quindi alcune cose sono cambiate: niente di rilevante da un punto di vista teorico visto che le regole al giorno d’oggi sono più o meno le stesse, le differenza si vede di più negli strumenti che, nel frattempo, si sono evoluti.

Conclusioni

SEO Power è un manuale che secondo me qualunque SEO e professionista del WEB, dovrebbe avere nella propria libreria digitale o cartacea. E’ scritto in modo professionale ma molto piacevole e ne suggerisco vivamente l’acquisto. Il libro è disponibile su Amazon o sul sito Hoepli al prezzo di 25,42 Euro in formato cartaceo, Euro 15 per il formato digitale per e-reader. Ultima nota, non meno importante, il libro da diritto ad uno sconto sulla formazione SEO del GTMasterclub.

Mamma posso spiegarti, lavoro nel web: la recensione

Mamma posso spiegarti, lavoro nel web: guida internet per studenti, mamme, imprenditori e… #MammaMrx

Il Web è molto complesso e non esiste una guida definitiva dedicata a questa parte di mondo informatico veramente ampio, complicato e in costante aggiornamento. Già perché, riguardo agli argomenti trattati, si rischia di parlare magari approfonditamente di aspetti cui non tutti riescono ad accedere, perché impegnati in settori diversi o semplicemente per la poca propria conoscenza. Esistono però dei libri che danno lo spunto, per iniziare o per approfondire, questo potente strumento ed uno di questi è sicuramente il libro di Merlinox aka Riccardo Mares, Mamma posso spiegarti, lavoro nel web, che ho letto con piacere. Questo libro è dedicato a chiunque voglia avvicinarsi al web, uno spazio informatico dove ogni galassia è costituita da altri strumenti e nozioni non sempre fruibili da tutti. Non mi resta quindi che cominciare la recensione del libro, partendo dalla sua struttura:

Struttura dei contenuti:

A far capire che stiamo parlando di un libro dagli argomenti complessi ma, scritto in modo fruibile da tutti, è senza dubbio il titolo abbastanza esplicativo, a conferma che le cose fatte in modo semplice alla fine pagano sempre. Parlando della struttura, il valore aggiunto di questo libro sono gli approfondimenti: aprendo le varie pagine infatti (o passando il vostro dito sul Kindle se avete acquistato la versione per e-reader), è possibile vedere come ad ogni fine capitolo, Riccardo proponga degli approfondimenti con tanto di link e QR Code dedicato.

Si parte dalla storia del web per arrivare poi ad una serie di spiegazioni basilari e necessarie affinché la persona che legge sia in grado di fruire meglio i contenuti successivi di questo libro, per arrivare, seppur in maniera lenta, ad argomenti via via sempre più complessi, senza che però questi vengano trattati con espressioni difficili ma semplicemente con serietà e qualche battuta per tenere alta l’attenzione del lettore. Insomma Riccardo ha una scrittura direi avvolgente, diretta e divertente.

Di cosa tratta il libro più nello specifico?

Riccardo, con il suo libro Mamma posso spiegarti, lavoro nel web, da una spinta a chiunque voglia apprendere molti strumenti dedicati al web. Al giorno d’oggi un’azienda o un imprenditore dovrebbe essere presente nel web e nei vari canali social, ma purtroppo ci sono ancora aziende alla vecchia maniera e questo libro aiuta, anche chi magari non ha molta dimestichezza con queste tecnologie e questi tecnicismi. Dal progetto iniziale, allo sviluppo di una mappa mentale, alla nascita di un piano editoriale e alla sua messa in pratica con tutti gli strumenti di cui avremo bisogno per farlo. Inoltre, nel libro sono presenti degli “specchietti”, alla fine di ogni capito, scritti da altre figure importanti del web come Rossella CeniniRudy Bandiera ed altri personaggi, tutti professionisti del web, con una menzione anche a Giorgio Tave, che lasciano un proprio contributo al lettore, ampliando quindi il suo orizzonte dell’argomento trattato da Merlinox. Infine, l’autore mette sotto la lente di ingrandimento tutta una serie di tool come i feed RSS, forum di settore ed altri strumenti, per far comprendere a chi legge come tenersi ancora più aggiornati sul mondo Web e SEO.

Conclusione:

Ho letto Mamma posso spiegarti, lavoro nel web con piacere e penso che lo rileggerò sicuramente altre volte visto che gli argomenti trattati sono veramente tanti e necessiteranno di un mio approfondimento. Ne suggerisco la lettura a chi ha bisogno di capire il web e le sue potenzialità ma anche a chi è scettico o ha paura di esporsi nello stesso e aggiungo che, alcune aziende, dovrebbero prenderlo come vero e proprio “must” da seguire per realizzare qualunque tipo di progetto.

Molto semplice e scorrevole, Mamma posso spiegarti, lavoro nel web è composto di 210 pagine e lo si trova su Amazon (sia in versione copertina flessibile che per e-reader) o webintesta (dove è possibile trovarlo anche abbinato ad un paio di occhiali verdi). Il prezzo? 21.25 euro o 16,99 per il formato digitale. Non mi resta che augurarvi buona lettura e darvi appuntamento al mio prossimo articolo.