Comprare Mi Piace ha davvero così senso come vogliono farci credere?

L’acquisto di “Mi Piace” è una pratica diffusa ma vediamo se può davvero aiutare i gestori di pagine Facebook professionali.

Le aziende o gli esercizi commerciali, a volte, non hanno tempo per aspettare e vorrebbero avere una pagina Facebook con molti fan (diciamo più di mille) e per questo motivo sono spinte ad acquistare dei pacchetti “pronti all’uso” che trovano sul web, per aumentare la quantità di “amici” in maniera veloce, senza calcolare però alcuni aspetti rilevanti. Il titolare quindi si fa “due conti” e vede che: il prezzo è basso e la quantità di “mi piace” elevata ed è propenso ad acquistare il servizio. Un po’ come si faceva (o si fa ancora purtroppo) qualche tempo fa, prendendo degli indirizzi a caso per le newsletter o addirittura per acquistarne di “nuovi” da varie banche online.

Acquisteremo quindi un numero di mi piace ma, siamo sicuri che questi utenti servano davvero alla nostra pagina? Facciamo degli esempi. Prendiamo un esercizio commerciale come una gelateria o un calzolaio che risiedono in una data città. Ha senso che questi mi piace che abbiamo acquistato vengano da tutt’altra zona? Ovviamente no perché ad un tizio può non interessare assolutamente che noi vendiamo gelati a Padova mentre lui è di Palermo. Senza contare poi che, ad una pagina a cui sono stati affiancati dei “mi piace” chiamiamoli “pilotati” in questo modo, è molto facile che le stesse persone che vedono questi post non richiesti diciamo (sempre che siano degli account reali), li segnalino come Spam.

Quindi pensateci bene perché la cosa migliore che possa succedere ad una pagina Facebook professionale che si rispetti, è il “mi piace” spontaneo.

Questo perché, come scrive anche Giovanni Ronci, bisogna coinvolgere i vari fan dandogli dei motivi per rimanere sulla pagina: notizie, comunicazioni ufficiali, eventi, post informativi e… puoi continuare tu nei commenti in basso.

Ma il segreto qual è? Semplicità, trasparenza e fantasia per far arrivare spontaneamente i “mi piace” ossia quella famosa azione di cliccare sul tasto “Mi Piace” della nostra pagina Facebook che consente all’interessato di rimanere aggiornato sulle attività dell’azienda/esercizio commerciale. Quindi a noi il compito di fidelizzare il potenziale cliente, più lo facciamo sentire al centro del nostro progetto, più si sentirà importante e quindi coinvolto. Il tutto poi condito dalla nostra fantasia senza però uscire dal piano editoriale che si è pensato a tavolino per l’azienda in questione (se presente). Ma ricordate, meglio pochi post ma buoni, che tanti di “basso livello”; questo perché se le persone si stufano, da qui a cliccare “non mi piace più” sulla pagina, è un attimo; peggio ancora se vi segnalano come spam o se oscurano il contenuto. Se poi non riuscite a proporre dei post quotidianamente, non è un problema, basta che la pagina non sia abbandonata per settimane, ma che escano almeno due o tre post a settimana.

Spero di avervi risolto qualche dubbio con questo mio articolo e mi piacerebbe leggere la vostra opinione nei commenti a cui sarò felice di rispondere.

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